Tadeusz Bieńkowicz nacque il 19 aprile 1923 a Lida. All’inizio della Seconda guerra mondiale si arruolò come volontario e fu assunto in un posto di osservazione aerea. Quando iniziò l’occupazione sovietica, si unì al movimento di resistenza e nel 1943 divenne soldato dell’Armata Nazionale (AK).
Divenne un soldato dell’unità di diversione che attaccava le infrastrutture strategiche tedesche. Fu promosso comandante di plotone nel 2º Battaglione del 77º Reggimento di fanteria dell’AK. Combatté nelle zone di confine orientali della Polonia, dove il movimento di resistenza polacco fronteggiava sia le forze tedesche, sia i comunisti.
Nell’autunno del 1943, l’intelligence dell’Armata Nazionale (AK) venne a sapere che circa 70 membri della resistenza erano detenuti nella prigione di Lida. I comandanti decisero di catturare la prigione e liberare i detenuti. A quel tempo, Lida era un importante nodo di trasporto per le forze tedesche: in città c’era una guarnigione di circa 10.000 soldati e poliziotti tedeschi, il che rendeva l’operazione molto rischiosa.
I comandanti dell’AK della zona ordinarono a un piccolo distaccamento di soldati meglio addestrati di camuffarsi. Questi uomini riuscirono a ingannare le guardie e a prendere la prigione nella notte tra il 18 e il 19 gennaio 1944. I membri della Resistenza furono liberati, mentre i prigionieri criminali vennero lasciati in cella.
Durante l’azione, i soldati dell’AK scoprirono che tra il personale della prigione c’era un russo ricercato dal movimento di resistenza per i crimini che aveva commesso contro la popolazione civile locale. Tadeusz Bieńkowicz lo uccise.
L’azione ebbe successo e i prigionieri vennero liberati senza sparare un colpo. La guarnigione tedesca in città non fu avvertita e non reagì. Per questa azione Tadeusz Bieńkowicz fu decorato con le Virtuti Militari, la più alta decorazione militare polacca.
Tadeusz Bieńkowicz rimase membro della resistenza anche dopo la guerra, combattendo il regime comunista. Nel 1950 fu arrestato e rilasciato dopo dopo qualche anno.
Negli anni ’90 Tadeusz fu riabilitato dal governo polacco e nel 2018 fu promosso generale onorario. Morì il 13 dicembre 2019.