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Le truppe aviotrasportate

L'impiego di truppe aviotrasportate contrassegnò alcune delle fasi dell'operazione Husky. I lanci, almeno nelle prime ore dell'invasione della Sicilia, furono tuttavia segnati dalle difficili condizioni meteo in cui si svolsero.

Nella notte tra il 9 e il 10 luglio, quella in cui ebbe inizio l'operazione Husky, truppe aviotrasportate americane e britanniche furono paracadutate in Sicilia per assistere lo sbarco in corso. A causa del forte vento che spirava sull’isola, solo una parte di esse poté tuttavia atterrare sugli obiettivi fissati, mentre molti degli uomini impegnati in questa operazione finì dispersa.

La data dal 10 luglio, del resto, fu scelta appositamente per sfruttare la copertura offerta dalla parziale oscuramento della luna. Le truppe aviotrasportate avrebbero dovuto neutralizzare le difese della presenti sulle spiagge agevolando gli assalti marittimi, ma questo piano iniziale fu reso difficoltoso dall'esito fallimentare di molti lanci. Gli incendi prodotti dai bombardamenti navali e aerei nascosero infatti i luoghi prescelti per l'atterraggio dalle truppe alleate, ad esempio in corrispondenza della foce del fiume Acate e delle paludi di Biviere. La presenza della contraerea inoltre aumentò queste difficoltà e indusse alcuni aerei addirittura a rientrare in Africa rinunciando a effettuare i lanci.

Molti paracadutisti finirono fuori posizione, nelle aree circostanti Vittoria e Caltagirone: così lontani dal luogo in cui sarebbero dovuti atterrare, essi si trovarono a doversi muovere senza avere riferimenti cartografici utili a permettergli di orientarsi; per loro l’unica salvezza possibile divenne quella di riunirsi e cercare di ricongiungersi il prima possibile con le truppe sbarcate dal mare. A un destino analogo, se non peggiore, andarono incontro gli alianti delle truppe aviotrasportate britanniche: molti di essi, disturbati dal vento forte e teso, finirono addirittura in mare e i loro piloti annegarono. Malgrado ciò, il loro impiego conseguì l'obiettivo principale: impedire che le forze dell'Asse distruggessero il Ponte Grande sul fiume Anapo, a Siracusa.

Durante l'operazione Husky vi fu un altro grande episodio che vide protagonista le truppe aviotrasportate: l'operazione Fustian prevedeva infatti, nell'ambito della battaglia del Simeto, che un gruppo di paracadutisti alleati si impossessasse del ponte di Primosole, uno snodo nevralgico per giungere a Catania. Le forze angloamericane riuscirono nell'intento, ma in quell'occasione anche i tedeschi fecero ricorso a truppe aviotrasportate – la 1a divisione Fallschirmjäger – per cercare di occupare anticipatamente il ponte e demolirlo, così da rallentare l'azione degli Alleati.

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