Charles Poletti nacque a Barre, in Vermont, il 2 luglio 1903 da famiglia di origini piemontesi. Dopo aver portato a termine gli studi in legge ad Harvard nel 1928 e a seguito di alcuni periodi di perfezionamento a Roma e Madrid, intraprese la carriera da avvocato che lo portò a ricoprire diversi incarichi di prestigio; divenne infatti prima consigliere del governatore dello Stato di New York Herbert Lehman, poi giudice della Corte Suprema di quello Stato tra il 1937 e il 1938. Da quella posizione si lanciò nell’agone politico, venendo eletto nel 1939 alla carica di vicegovernatore di New York tra le fila del Partito Democratico. Nel dicembre 1942, a seguito delle dimissioni di Lehman, Poletti si trovò ad assumere le sue funzioni per sole quattro settimane, divenendo il primo governatore dalla discendenza italiana di uno stato dell’Unione ma anche quello con il più breve mandato nella storia di New York.
Chiusa la breve esperienza di governo, Poletti venne nominato dall’amministrazione Roosevelt alla carica di assistente speciale del Segretario alla Guerra, Henry Stimson, anche questa brevemente ricoperta fra il gennaio e il marzo 1943. In preparazione dello sbarco alleato in Sicilia, Poletti si unì alla spedizione con il rango di tenente colonnello e con l’obiettivo di fungere, grazie alla sua condizione di italo-americano di prima generazione, da mediatore con la società siciliana. Le sue origini italiane convinsero infatti Roosevelt a inviarlo inizialmente, in Italia nelle vesti di senior Civil Affairs Officer al seguito della Settima armata della US Army. Lì fu messo a capo del nascente Governo Militare Alleato incaricato di ripristinare le strutture necessarie all’amministrazione del territorio occupato, prima in Sicilia e poi nelle regioni italiane che cadevano sotto il controllo militare degli Alleati.
Archiviata nel 1945 l’esperienza italiana con la fine della guerra, Poletti ritornò alla professione di avvocato diventando partner di uno studio a New York City, e ricoprì numerosi altri incarichi, tra cui la presidenza della New York State Power Authority (1955-1969) e la gestione delle esibizioni straniere all'Esposizione universale di New York del 1964 (1960-1965). Morì in Florida nel 2002 all’età di 99 anni.