Posta a guardia della costa salernitana da circa 5 secoli, la torre Licinella, conosciuta anche come “torre di Paestum”, svolse la sua funzione fino al settembre del 1943. Edificata nel XVI secolo, infatti, la torre costiera faceva parte del sistema di avvistamento contro le incursioni saracene che in quel periodo minacciavano le coste italiane. La torre è stata utilizzata come punto d’osservazione e di difesa, e inglobata nel caposaldo costiero italiano presente in quell’area, dai soldati italiani della 222° divisione costiera, che si era costituita nel luglio del 1942, e che faceva parte della guarnigione posta a difesa di Salerno.
Dopo l’annuncio dell’armistizio dell’8 settembre, la torre è stata occupata dai tedeschi, ricoprendo un ruolo importante durante le prime ore dell’Operazione Avalanche, nella notte tra l’8 e il 9 settembre.
I tedeschi piazzarono sulla sommità della torre una mitragliatrice e diversi tiratori scelti che causarono molte perdite tra le file degli attaccanti. Alle spalle della torre, furono posizionati alcuni Panzer tedeschi, nascosti tra le case, che resero la situazione ancora più complicata.
I soldati americani del 531° Shore Engineers della 36° Divisione di Fanteria che sbarcarono sulla spiaggia antistante, riuscirono a conquistare la zona dopo molte ore di combattimenti. Il comandante della compagnia D del reggimento, insieme ad altri tre uomini attaccò la torre di Paestum, costringendo i mitraglieri tedeschi a ritirarsi dalla stessa.
Attualmente non è possibile visitare l’interno della torre, ma sulle sue pareti sono ancora visibili i segni dei combattimenti del 1943.