La Normandia è una destinazione ideale per il turismo della memoria, che attira ogni anno milioni di visitatori. Gli echi della Seconda Guerra Mondiale risuonano ancora, con lo sbarco del D-Day e la Battaglia di Normandia profondamente radicati nel patrimonio locale. Le spiagge di Utah, Omaha, Gold, Juno e Sword fungono da memorie viventi dello spirito umano, integrate da numerosi memoriali, musei e cimiteri sparsi per la regione. Questa regione francese conta 94 siti commemorativi, tra cui 44 musei. Il <a target="_blank" rel="noopener noreferrer nofollow" href="https://www.abmc.gov/normandy">Cimitero e Memoriale Americano di Normandia</a> a Colleville-sur-Mer è un faro della memoria, che rende omaggio agli oltre 9.000 soldati americani che hanno perso la vita qui. Anche il C<a target="_blank" rel="noopener noreferrer nofollow" href="https://www.junobeach.org/">entro di Juno Beach</a> a Courseulles-sur-Mer offre un commovente tributo ai soldati canadesi che combatterono durante il D-Day, assicurando che le loro storie non vengano mai dimenticate.La Normandia è una destinazione turistica popolare che attira ogni anno circa 1,78 milioni di visitatori unici. Negli ultimi due decenni, il numero di visitatori associati al turismo della memoria è raddoppiato, diventando un fattore essenziale per la crescita economica della regione. Attraverso visite guidate, mostre didattiche ed esperienze interattive, i viaggiatori possono scoprire il patrimonio storico della regione, scoprendo al contempo le sue numerose offerte culturali, naturali e culinarie.Dal 1945, la Normandia commemora ogni anno lo sbarco del 6 giugno, acquisendo negli anni un'importanza internazionale. Ogni anno, politici, veterani e cittadini di tutto il mondo si riuniscono sulle rive della Normandia per rendere omaggio ai caduti e per riaffermare i valori di libertà e democrazia per cui hanno combattuto.Le commemorazioni dello sbarco possono assumere diverse forme, dalle cerimonie ufficiali nei cimiteri di guerra alle vivaci parate nelle città e nei villaggi della Normandia. Centinaia di eventi si tengono in tutta la regione per le celebrazioni del D-Day, che continuano per tutta l'estate fino alla fine della Battaglia di Normandia, in agosto. Questo ha portato alla creazione di un festival speciale, il D-Day Festival, che ogni anno riunisce centinaia di eventi lungo le spiagge dello Sbarco per 15 giorni, dimostrando che la memoria di questo evento storico è ancora molto viva in Normandia. Oltre a ricordare il passato, questi eventi offrono anche un'occasione di riflessione, dialogo e riconciliazione, riunendo nazioni un tempo nemiche in uno spirito di cooperazione.Con l'irrimediabile diminuzione del numero di veterani, la conservazione delle loro storie è diventata sempre più cruciale per educare le generazioni future. Quest'anno la Normandia si appresta a commemorare i coraggiosi soldati che la liberarono nel 1944, celebrando l'80° anniversario con quasi 350 cerimonie e commemorazioni in programma. Questi eventi, che vanno dal 1° marzo al 15 ottobre, onoreranno i sacrifici fatti per la libertà, con celebrazioni previste in tutta la regione.Volete saperne di più sugli eventi in Normandia? Consultate la<a target="_blank" rel="noopener noreferrer nofollow" href="https://www.europeremembers.com/events?q=&amp;start_date=&amp;end_date=&amp;destination_ids=1&amp;is_online=false&amp;is_on_site=false&amp;page=1"> sezione dedicata Europe Remembers</a>.

Normandia: Un viaggio nella storia e nel ricordo

Ada Buffulini - Italia Ada Buffulini nasce a Trieste nel 1912. Durante gli studi di medicina a Milano negli anni Trenta, diventa una fervente antifascista. Il suo attivismo si intensifica dopo l'incontro con Lelio Basso, segretario del Partito Socialista. Nel 1943 fu costretta a nascondersi, ma alla fine fu catturata dai fascisti e inviata nel campo nazista di Bolzano. Nonostante le circostanze, Ada sfrutta le sue competenze mediche e la conoscenza del tedesco per lavorare nell'infermeria del campo, organizzando in segreto le attività di resistenza. Nonostante i sospetti delle SS, rimase imprigionata fino alla liberazione del campo nel 1945. Dopo la guerra, Ada ha continuato il suo attivismo politico a Milano e si è unita all'Associazione nazionale degli ex deportati politici dai campi nazisti.Aleksandra Mianowska - Polonia Aleksandra Mianowska è stata una famosa attrice teatrale polacca che ha svolto un ruolo fondamentale nel movimento di resistenza durante la Seconda Guerra Mondiale. Durante l'occupazione, mentre lavorava per la Croce Rossa polacca a Lublino e Cracovia, aiutò i soldati polacchi a raggiungere l'esercito polacco occidentale e fornì assistenza agli ebrei, guadagnandosi il titolo di Giusta tra le Nazioni. L'impegno di Mianowska nella resistenza comportò un grande rischio personale. La Gestapo la arrestò nel 1940 e lei trascorse sei settimane nella prigione di Montelupich, dove scrisse l'"Inno di Montelupich" come simbolo di sfida. Dopo il suo rilascio, continuò le sue attività di beneficenza e di resistenza, collaborando con l'organizzazione clandestina Żegota e aiutando i soldati. Dopo la guerra, lavorò a Cracovia e insegnò all'Università Jagellonica . Marga Grunberg - Germania/Paesi BassiMarga Grunberg fu una rifugiata ebrea che fuggì dalla Germania ai Paesi Bassi nel 1934 per sfuggire alle persecuzioni antisemite. Tuttavia, quando i Paesi Bassi caddero sotto l'occupazione nazista nel 1940, Grunberg dovette affrontare una crescente discriminazione e persecuzione. Grazie a Piet Landweer, capo dell'ufficio anagrafe di Amsterdam, ricevette una carta d'identità falsa. In seguito, Piet Landweer e Marga iniziarono a lavorare insieme per aiutare un maggior numero di persone. Piet creò carte d'identità false utilizzando i dati personali dei residenti deceduti di Amsterdam. L'attacco della resistenza all'Ufficio del Registro di Amsterdam, nel marzo 1943, rese un po' più facile per loro falsificare i documenti nel caos che ne seguì. La responsabilità di Marga era quella di distribuire i documenti contraffatti, trovare nascondigli per i bisognosi e fornire loro buoni pasto. Nel loro appartamento di Amsterdam, Marga e suo fratello Manfred diedero rifugio ai clandestini e li aiutarono a fuggire in Francia. Marga sopravvisse alla guerra, ma Piet Landweer fu arrestato e giustiziato insieme a cinque suoi colleghi nell'estate del 1944. Evy Poetiray - Paesi Bassi Nel 1937, Evy Poetiray, indonesiana di 19 anni, si recò nei Paesi Bassi per studiare. Tre anni dopo, la Germania nazista occupò i Paesi Bassi. Membro dell'associazione studentesca Perhimpoenan Indonesia (PI), che era a favore dell'indipendenza indonesiana e si opponeva al dominio coloniale olandese, Evy resistette al regime nazista. Aiutò i clandestini e distribuì giornali della resistenza. Dopo la liberazione dei Paesi Bassi, Evy si dedicò all'indipendenza indonesiana. Rimase delusa quando i Paesi Bassi non riconobbero l'indipendenza dell'Indonesia dopo la Seconda guerra mondiale e iniziarono una guerra per riprendere il controllo della colonia. Finalmente, dopo quattro anni di guerra e sotto la pressione dell'opinione pubblica internazionale, i Paesi Bassi riconobbero l'indipendenza dell'Indonesia nel 1949.

Storie di donne che hanno fatto la resistenza

Born on 9 May 1921, Sophie Scholl grew up in Forchtenberg as the fourth of six children of an upper-middle-class family. When she turned 10, the family moved to Ulm, where her father started work as a state auditor and tax consultant. After the Nazis came to power, Sophie Scholl, just like most of the German youth at that time, was excited to follow the National Socialist youth movement. However, after Sophie's brother Hans was arrested for being a member of the forbidden scout’s movement “Deutsche Jugendschaft 1.11.”, her attitude towards the regime started to change, and she began to disassociate with the National Socialist Party. &nbsp;When Sophie Scholl's brothers and her boyfriend Fritz Hartnagel were sent to the Eastern Front following Hitler's invasion of Poland, her doubts about the regime grew. She moved to Munich in May 1942 to study biology and philosophy, whilst her brother, who returned to study medicine, had already begun to actively rebel against the system. Witnessing the crimes committed in Poland and Russia, Hans and his friends began printing flyers in Munich in June 1942 and distributing them around the university campus. Over time, more and more students joined their Resistance movement, including Sophie Scholl.The movement would soon become known as the "White Rose". The core group consisted of the Scholl siblings and their fellow students Alexander Schmorell, Willi Graf, Christoph Probst, and Professor Kurt Huber. Together they distributed six pamphlets, speaking directly to their fellow citizens:“Our current ‘state’ is the dictatorship of evil. We know that already, I hear you object, and we don’t need you to reproach us for it yet again. But I ask you, if you know that, then why don’t you act? Why do you tolerate these rulers gradually robbing you, in public and private, of one right after another, until one day nothing, absolutely nothing, remains but the machinery of the state, under the command of criminals and drunkards?” (Third White Rose Pamphlet)The movement's call for action was very successful, and in a short period of time, the White Rose managed to build up an extensive network of supporters throughout Germany.With the growing success of their actions, the group's self-confidence increased as well. Following the German army’s defeat at Stalingrad, dissident voices at universities were becoming louder after students had been publicly labelled as war resisters. This encouraged the White Rose to distribute the leaflets directly in person and write slogans such as "Down with Hitler" and "Freedom" on the walls in Munich.Whilst Hans and Sophie were distributing the sixth pamphlet in the central hall of the University on 18 February 1943, a janitor witnessed the action and reported the two students to the Gestapo, who had them arrested immediately. Christoph Probst was arrested shortly after, as his name was mentioned in the draft of the seventh pamphlet, which Hans was carrying in his bag when he was arrested.During a show trial, Sophie, Hans and Christoph took all the blame for the actions of the White Rose, trying to protect their friends. However, their attempt failed, and Willi Graf, Alexander Schmorell and Kurt Huber were arrested in the same month. After a half-day trial, Sophie, Hans, and Christoph were sentenced to death. In a final question, Sophie Scholl was asked whether she was aware of her guilt. Her response was clear: She was still fully convinced that she had done the best she could for her nation. She did not regret anything and would now bear the consequences of her actions.On 22 February 1943, Sophie and Hans Scholl, as well as Christoph Probst, were executed by guillotine. After their deaths, their story remained hidden in Germany. However, the actions of the White Rose quickly became known in the Allied countries. In Great Britain, the Resistance group's leaflets were printed, multiplied, and dropped over Germany by aeroplane.Today, the story of Sophie Scholl and the White Rose is well-known all over Germany. Remembering the students' courage and convictions is a solemn testament to the fight against National Socialism. Today, the White Rose Foundation honours the Resistance and its participants, promoting the values of civic courage, individual responsibility and democratic consciousness, which Sophie Scholl embodied. The fight for freedom and peace was Sophie's greatest concern, and even if she did not live to witness it herself, her actions helped to defeat the Nazi Regime in Germany.Sources<a target="_blank" rel="noopener noreferrer nofollow" href="https://www.nationalww2museum.org/war/articles/sophie-scholl-and-white-rose">Sophie Scholl and the White Rose | The National WWII Museum | New Orleans (</a><a target="_blank" rel="noopener noreferrer nofollow" href="http://nationalww2museum.org">nationalww2museum.org</a><a target="_blank" rel="noopener noreferrer nofollow" href="https://www.nationalww2museum.org/war/articles/sophie-scholl-and-white-rose">)</a><a target="_blank" rel="noopener noreferrer nofollow" href="https://www.weisse-rose-stiftung.de/">Weiße Rose Stiftung e.V. - Weiße Rose Stiftung e.V. (</a><a target="_blank" rel="noopener noreferrer nofollow" href="http://weisse-rose-stiftung.de">weisse-rose-stiftung.de</a><a target="_blank" rel="noopener noreferrer nofollow" href="https://www.weisse-rose-stiftung.de/">)</a><a target="_blank" rel="noopener noreferrer nofollow" href="https://www.bpb.de/kurz-knapp/hintergrund-aktuell/518394/vor-80-jahren-ermordung-von-hans-und-sophie-scholl/">Vor 80 Jahren: Ermordung von Hans und Sophie Scholl | Hintergrund aktuell | </a><a target="_blank" rel="noopener noreferrer nofollow" href="http://bpb.de">bpb.de</a>

Commemoriamo la fine della Seconda guerra mondiale – 80 anni dopo

I nostri video

Sicily Landings: commemorations in Licata and interview with Mr. Gordon B. Davis Jr.

Sicily Landings: Interview with Sir Edward Llewellyn

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Normandia: Un viaggio nella storia e nel ricordo

Storie di donne che hanno fatto la resistenza

Sophie Scholl e il Movimento Rosa Bianca

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